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Audio della serata (circa 190 MB)

MafiaTerritorio
comunicato stampa


Il Centro culturale “Paolo VI” di Rimini torna a parlare di mafia, di corruzione e di territorio dopo l’evidenza della diffusione del problema corruzione di cui il fenomeno mafioso si nutre.
Se ne disucterà
giovedi 21 maggio 2015 alle ore 21.00 presso la Sala del Giudizio dei Musei Comunali, in via Tonini 1 a Rimini, con Francesco Forgione, già presidente della Commissione Parlamentare Antimafia e autore di diversi libri sull’argomento e Piergiorgio Morosini, giudice presso il Tribunale di Palermo e membro del Consiglio Superiore della Magistratura. Interverrà inoltre Gaia Trunfio del Coordinamento Provinciale di LIBERA per un focus sul binomio corruzione-territorio calato nel locale.
La diffusione del fenomeno mafioso al di fuori dello specifico ambito territoriale di nascita e la diffusa corruzione legata ai grandi appalti ma non solo, sono oramai cronaca frequente sui media. Anche la difficile situazione economica internazionale risente, in particolare in Italia, della corruzione strisciante che avvelena il territorio e ne impedisce una rinascita e sviluppo.
Mafia e corruzione risultano oggi tristemente correlati e cercheremo di riflettere sulla loro capacità di inquinare l’ordinamento democratico e di condizionare società ed economia.


C’era un paese che si reggeva sull’illecito. Non che mancassero le leggi, né che il sistema politico non fosse basato su principi che tutti più o meno dicevano di condividere. Ma questo sistema, articolato su un gran numero di centri di potere, aveva bisogno di mezzi finanziari smisurati (ne aveva bisogno perché quando ci si abitua a disporre di molti soldi non si è più capaci di concepire la vita in altro modo) e questi mezzi si potevano avere solo illecitamente, cioè chiedendoli a chi li aveva in cambio di favori illeciti. Ossia, chi poteva dar soldi in cambio di favori, in genere già aveva fatto questi soldi mediante favori ottenuti in precedenza; per cui ne risultava un sistema economico in qualche modo circolare e non privo di una sua autonomia.

Apologo sull'onesta nel paese dei corrotti, Italo Calvino