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19 aprile 2006
Perché sono europeo? Europa tra apertura e identità


A TUTTI GLI ORGANI DI STAMPA


Oggetto: conferenza pubblica

Il Centro Culturale Paolo VI ha organizzato una conferenza dal titolo
Perché sono europeo? Europa tra apertura e identitàche si terrà mercoledì 19 aprile alle ore 21.00 presso la Sala del Giudizio dei Musei Comunali di Rimini in via Tonini, 1.
Guideranno la riflessione
Luigi Pizzolato, ordinario di Storia della Letteratura Cristiana Latina  e presidente dell'Istituto di Scienze Religiose dell’ Università Cattolica di Milano, e Nicoletta Parisi, ordinario di Diritto dell’Unione Europea presso l’Università di Catania.
Moderatore della serata sarà
Christian Vehlte, docente universitario di Filosofia che attualmente vive in Italia; ha pubblicato numerosi saggi tra i quali il recente Tra mito e "grande racconto". La globalizzazione come schema interpretativo in Il Globo e la spada. Scenari futuri dell'Europa Unita.

In un clima internazionale segnato da tensioni molto forti, in cui sembra affermarsi la logica perversa dello “scontro di civiltà” di Hungtinton, sembra non superfluo riflettere con pacatezza su un tema di fondo: quali sono le caratteristiche proprie dell’identità culturale europea? Cosa caratterizza, in termini culturali, l’uomo europeo, differenziandolo, per esempio, dall’uomo americano, asiatico, medio-orientale ed africano? Scriveva Francesco Guardini nel 1962: “
Noi siamo abituati a considerare l'Europa come una parte del mondo e perciò a metterla in una serie di formazioni così immense, come l'America, l'Asia, l'Africa -  è giustificato ciò? Questa piccola penisola del colosso asiatico? C'è una "prestazione" assegnata in modo speciale all'Europa e che potrebbe essere certamente compiuta anche da altri parti del mondo, ma non con una tale, diciamo intrinseca, competenza?
Cercare di trovare risposta a queste domande non è ozioso, perché il progetto europeo costituisce un punto di riferimento in grado di incidere fortemente sulla vita di tutti ed il suo buon esito è strettamente legato alla chiara individuazione di quegli elementi culturali che ne hanno forgiato l’anima.
L’idea è quella di riflettere su ciò che caratterizza l’identità culturale europea, la sua specificità rispetto alle culture orientali e americana soprattutto in riferimento al concetto di 'democrazia'.
Si è preso spunto dalle considerazioni di studiosi quali Habermas il quale indica alcune direttrici che caratterizzano a suo parere l’essere Europeo: la secolarizzazione, lo stato prima del mercato, il senso della solidarietà inteso come welfare, lo scetticismo verso il tecnicismo in senso puro, il ripudio del diritto del più forte anche a livello giuridico, il pacifismo in virtù della consapevolezza storica delle perdite dovute alle guerre, la consapevolezza dei paradossi del progresso.
A partire da ciò e da una riflessione culturale e da un’analisi di quanto accomuna gli Europei anche a livello dei sistemi giuridici dei singoli Paesi, si mirerà a considerare le sfide dell'apertura dell'Europa ad est, l'integrazione fra politica ed economia, lo scenario internazionale dopo gli ultimi conflitti ed il ruolo dell'Europa.

L’ufficio stampa