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COMUNICATO STAMPA

Rimini, 6 aprile 2009


Il Centro culturale “Paolo VI” torna a parlare di mafia, dopo che anche la terra di Romagna ed il Riminese, così come emerso dalle cronache locali, hanno dimostrato di non essere del tutto esenti dal fenomeno mafioso.

Se ne parlerà
mercoledì 8 aprile alle 21 nella Sala del Giudizio dei Musei Comunali con Francesco Forgione (già presidente della Commissione Parlamentare Antimafia e autore del libro ‘Ndrangheta) e il procuratore di Rimini Paolo Giovagnoli, che ricopre un incarico molto significativo e importante sul nostro territorio e che per il pregresso professionale conosce bene l’argomento.

Questa volta si tenterà di ‘calarsi’ più concretamente sull’azione della criminalità organizzata in contesti in cui essa non è ‘autoctona’ e, quindi, di capire se e come agisca nel ‘profondo nord’ che – secondo molti – sarebbe immune da connivenze e collusioni con tale realtà.
Del resto non è forse casuale che sia sorto a Rimini da un anno circa un
Osservatorio sulla legalità, che proprio in questi giorni si è costituito associazione a tutti gli effetti e che ha svolto un lavoro di raccolta dati sulla criminalità organizzata in provincia di Rimini sull’arco temporale degli ultimi dieci anni.
Si cercherà di riflettere, dunque, su un tema specifico, quello della capacità della mafia di inquinare l’ordinamento democratico, per condizionare pesantemente la società e l’economia, generando così una vera e propria cultura mafiosa, anche laddove essa non è ‘indigena’.

Si vuole ancora una volta fare il punto sullo ‘stato della mafia’ visto che ormai da qualche anno ben poco se ne parla anche sui mass media, per cui pare all’occhio dei più che il fenomeno sia scomparso o che il problema sia, in parte almeno, risolto.

L’Ufficio Stampa