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COMUNICATO STAMPA

Rimini, 24 maggio 2010

Con una conferenza dal titolo ‘Con il cuore ferito – il dolore della separazione, la luce della fede, l’aiuto della Chiesa’ il Centro culturale “Paolo VI” torna a parlare di famiglia, dopo gli incontri della scorsa stagione organizzati sul tema insieme ad altre realtà cattoliche riminesi.

Se ne parlerà mercoledì 26 maggio alle ore 21 nella Sala del Giudizio dei Musei Comunali con mons. Stefano Ottani, (docente di Teologia morale nonché vicario giudiziale del Tribunale ecclesiastico diocesano di Bologna) e con Roberto Ferraro (del Direttivo Associazione nazionale famiglie separate cristiane).

Il Centro Culturale Paolo VI vuole contribuire con una sua iniziativa a promuovere un momento di riflessione su una delle dimensioni più difficili e complesse della vita umana, quella del fallimento del matrimonio e della rottura del legame familiare.
Tema dell’iniziativa è pertanto la famiglia “ferita”, con particolare riferimento a realtà di separazione o divorzio. Obiettivo è quello di entrare con delicatezza e sapienza nel difficile rapporto tra cammino di fede e rottura del legame familiare.

E’ infatti proprio nel momento della separazione e della rottura che sembrano venire a mancare le parole per poter dare significato alla circostanza che si sta vivendo. Mentre il matrimonio costituisce il riferimento simbolico e valoriale sempre riconosciuto, sia a livello personale che in ambito sociale - anche quando problematico o conflittuale - al contrario appare estremamente difficile poter collocare all’interno del proprio percorso di vita e di fede l’esperienza di fallimento e di rottura.

Il Centro Culturale Paolo VI attraverso una conferenza pubblica vuole pertanto promuovere un momento di confronto e al tempo stesso di testimonianza che una terza via è ardua ma possibile, nella convinzione di fondo che ogni circostanza, anche la più drammatica e complessa, non è mai solo problema ma sempre anche “kairos”, tempo propizio e opportunità, e che nulla, neanche la ferita e il fallimento, debba andare perduto.


Condurrà la serata Daniela Pesaresi, psicologa psicoterapeuta.
L’Ufficio stampa